Dagli Stati Uniti d’America, le prime parole in bianconero di Brian Cook. Grande successo della manifestazione “Padova per il Nepal” a cui ha partecipato anche la Tonazzo
Brian Cook arriverà a Padova per il raduno di fine agosto della Tonazzo Padova. Ora si trova nella sua California, ma non nasconde la voglia di poter cominciare ad allenarsi con i suoi nuovi compagni. Giorno dopo giorno, la nuova Tonazzo 2015/16 sta prendendo forma. Oltre al libero Fabio Balaso, lo schiacciatore Sebastiano Milan, il centrale Marco Volpato e i riconfermati Santiago Orduna e Gonzalo Quiroga, l’annuncio in banda di Brian Cook inizia a delineare l’ossatura della squadra che continua a puntare su elementi giovani e dalle grandi prospettive.
Indagando nella vita privata di Brian Cook, si capisce subito che il volley è un “vizio” di famiglia, in quanto anche la sorella Karissa è una giocatrice di pallavolo. I suoi interessi sportivi variano anche in altre discipline, visto che ama cimentarsi nel surf, golf e tennistavolo. Come tutti i giovani (ha compiuto 23 anni il 1° giugno) adora ascoltare musica. I suoi generi preferiti sono il rap e l’hip-hop, ma la sua artista preferita è Enya, musicista irlandese che affascina per le sue melodie celtiche e new age. Il primo impatto, conoscendo questo nuovo atleta, è quello di trovarsi di fronte ad un ragazzo che ama sognare e viaggiare, desideroso di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze in una terra suggestiva come l’Italia.
Brian, cosa ti aspetti personalmente da questa nuova avventura?
«Sono molto felice di poter giocare con la Tonazzo Padova. Partecipare al campionato italiano è sempre stato il mio sogno e penso che questa sia la piazza giusta per me. Mi aspetto di crescere molto grazie a questa nuova esperienza e non vedo l’ora di conoscere nuove persone».
Sei mai stato in Italia?
«Sono venuto in Italia una volta da turista. In quell’occasione visitai Firenze, Lucca, Pisa e le Cinque Terre. Tutti posti meravigliosi. Adesso avrò modo di conoscere ancora meglio il vostro Paese».
Dal punto di vista tecnico, come ti descrivi come atleta?
«Sono un giocatore molto “fisico”, che si adatta ai ruoli che vengono richiesti dall’allenatore. Oltre all’attacco posso dare un buon contributo in difesa e ricezione. Spero che questa caratteristica possa servire. Inoltre mi piace giocare a beach volley, cosa che negli anni mi ha consentito di acquisire diverse competenze dal punto di vista tecnico».
Cosa ti ha insegnato la tua ultima esperienza in Grecia col Panathinaikos?
«L’esperienza in Grecia mi ha arricchito molto. Più che altro penso di aver imparato ad essere un giocatore professionista. Giocare lontano da casa non è mai semplice, ma ho scoperto che l’assunzione di un atteggiamento professionale è vantaggioso, sia in campo che fuori».
Cosa ti ha convinto ad accettare l’offerta di Padova?
«Anzitutto il fatto di poter giocare in Italia, come ho detto prima. Padova ha creduto in me e mi auguro di poter aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi».
GRANDE SUCCESSO CON LA TONAZZO A “PADOVA PER IL NEPAL”. C’erano anche gli atleti Stefano Gozzo e Sebastiano Milan, accompagnati dal presidente Fabio Cremonese, a “Padova per il Nepal”, il Gran Galà della Musica Padovana per raccogliere fondi che saranno interamente destinati alla Caritas a sostegno dei loro gruppi stanziati in Nepal in aiuto dei terremotati. Giovedì scorso la delegazione patavina ha partecipato a questo evento di solidarietà che ha coinvolto oltre 250 artisti. Nella parte conclusiva della serata si è svolto un momento dedicato alla solidarietà sportiva: dal calcio alla pallavolo, dalla pallanuoto al rugby, dal basket al pugilato, dalla scherma alla ginnastica artistica. Una rappresentanza di dirigenti e atleti locali e nazionali, protagonisti dei recenti successi sportivi delle squadre padovane (Biancoscudati Padova, Tonazzo Padova, Lantech Padova, Valsugana Rugby Padova, Petrarca Rugby Padova, Cus Padova, Virtus Basket Padova, Padova Ring) è salita sul palco per offrire dei cimeli sportivi da regalare ai possessori dei biglietti di una speciale lotteria organizzata in occasione dell’evento per raccogliere altre donazioni. Grazie alla collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune di Padova e il CONI Comitato Regionale Veneto, si è dato vita ad un evento di grande impatto, di cui la Tonazzo Padova ha avuto l’onore di far parte. «Anche lo sport è una forma d’arte e di spettacolo – ha detto il presidente bianconero Fabio Cremonese – per cui è giusto che tutti siano uniti per dimostrare la loro vicinanza a popolazioni come quelle del Nepal, colpite di recente dal tragico terremoto. Per quanto “piccolo” possa sembrare in confronto ad una catastrofe naturale di quelle proporzioni, questo evento è stato un segnale concreto di aiuto. Eco perché abbiamo partecipato con grande entusiasmo, a dimostrazione di quanto lo sport abbia un valore sociale fondamentale per la società moderna».
Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Tonazzo Padova
www.pallavolopadova.com