Franceso Fusaro, è nata una stella

Da oggi al 18 agosto i bianconeri al con la Nazionale al collegiale di Darfo Boario Terme. Fusaro torna a Padova con la medaglia d’oro del Wevza U17: «la dedico alla mia famiglia»

Ne rimarranno solo 12. Da oggi al 18 agosto, il libero Fabio Balaso e lo schiacciatore Sebastiano Milan saranno impegnati nel collegiale della Nazionale Under 23 e Under 21 con quartier generale a Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia. Il coach Michele Totire avrà l’arduo compito di selezionare i dodici atleti (sui 18 convocati) che parteciperanno al prossimo Campionato del Mondo di categoria.
«Oggi inizia la seconda parte del ritiro – spiega Milan – durante il quale faremo alcuni test con il Brasile ed il Giappone. In questo modo metteremo alla prova le tattiche di squadra curate fino a questo momento. Confrontarmi con altri ragazzi di livello è una bellissima esperienza da cui si può imparare tanto. Personalmente sono molto soddisfatto di come sta andando e continuerò a dare il massimo perché prendere parte al mondiale sarebbe un sogno». Anche per Fabio Balaso questa potrebbe essere l’occasione di prendere parte ad un grande evento internazional dopo aver affrontato in modo brillante la sua prima stagione da titolare in SuperLega. «Sto mettendo tanto impegno in questa preparazione – dice Balaso – e cercherò sicuramente di ritagliarmi un posto in questa Nazionale, perché ci tengo veramente a partecipare ad un manifestazione di questa importanza. Indossare la maglia dell’Italia è sempre uno stimolo a superare i propri limiti. Ora sto lavorando molto sulla ricezione in palleggio su battuta flottante, cosa che mi permette di migliorare ulteriormente il mio bagaglio tecnico».
Curiosità: nello staff Azzurro ci sono due “vecchie” conoscenze patavine, ossia il secondo allenatore Simone Roscini e lo scoutman Fabio Dalla Fina.
L’ACCOGLIENZA A FUSARO. E’ stato accolto nella sede della Società bianconera come meritano i grandi campioni. Al suo rientro a Padova, nella giornata di ieri Francesco Fusaro ha ricevuto i complimenti da parte della dirigenza patavina per la medaglia d’oro conquistata con la Nazionale italiana Under 17 al torneo Wevza, riservato alle rappresentative dell’Europa Occidentale. Classe 1999, dopo la foto di rito con maglia Azzurra e medaglia al collo, Francesco ha espresso tutta la sua gioia. «Ricorderò per sempre il grande tifo da parte del pubblico – dice – perché questa vittoria l’abbiamo ottenuta davanti al pubblico di casa in Calabria ed è un’emozione difficile da descrivere».
A dire il vero questa è solo la ciliegina sulla torta ad una stagione trionfale. Che voto le daresti personalmente?
«Le darei un bel 9, senza dubbio. Ho fatto il mio esordio in serie B2, per me un’assoluta novità durante la quale ho potuto apprendere molto. Ho partecipato poi al Trofeo delle Regioni dove abbiamo conquistato un bellissimo terzo posto grazie anche ad un gruppo straordinario».
Quanto conta il gruppo in questa fase?
«E’ fondamentale. Gli individualismi non servono a nulla se il gruppo non è coeso e affiatato. E’ grazie alla forza della squadra che si raggiungono dei traguardi e infatti la vittoria con la Nazionale è figlia di un grande lavoro di team».
Se tu dovessi dedicare questa medaglia, a chi la daresti?
«Alla mia famiglia che da anni mi supporta, mi accompagna agli allenamenti e mi è sempre vicina. Questa medaglia è per loro».
La tua carriera, seppur piccola, è tutta marchiata Padova.
«Ho iniziato con il gruppo Under 14 con cui vincemmo lo scudetto, per poi passare all’Under 15, 17 e infine 19».
Nella vita privata com’è Francesco?
«Mi ritengo un ragazzo molto tranquillo, che ama uscire con gli amici e giocare a pallavolo. Abito a Fiesso d’Artico e ora studio ragioneria all’istituto Lazzari di Dolo».
Di recente la Riviera è passata agli onori delle cronache nazionali per il terribile tornado che ha colpito alcuni paesi…
«E’ stato terribile. Quel giorno è passato davvero vicino alla nostra casa ed è stato incredibile vedere tutta quella devastazione. Ma, come nello sport, questi eventi c’insegnano che dopo essere caduti bisogna rialzarsi, più forti di prima».

Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Tonazzo Padova
www.pallavolopadova.com