(La Nuova di Venezia e Mestre)
VIGONOVO «Quattro anni fa abbandonai il mio incarico per le frizioni con Milic». Sono parole che oggi risuonano come amaro presagio quelle del geometra Adolfo Salmaso, ex amministratore del condominio di via IV Novembre. «L’appartamento era di proprietà di Igor Milic – dice Salmaso – e diverse volte ci eravamo verbalmente confrontati per quello che faceva. Purtroppo voleva fare di testa sua. Ricordo che voleva intervenire sul quadro elettrico del condominio e su altre apparecchiature senza averne il permesso e le competenze. Era inammissibile. Per questa ragione decisi di lasciare l’incarico già quattro anni fa». Ma si sarebbe mai aspettato una reazione tale da far esplodere il condominio? «Non fino a questo punto» continua Salmaso. Il geometra logicamente è scioccato, nessuno avrebbe mai ipotizzato la volontà di fare del male ad altri, almeno non in questo modo. «Milic era una persona che scriveva sempre – conclude Salmaso – mandava esposti e lettere per lamentele o interventi che voleva apportare. Ma era impossibile confrontarsi». Una situazione quindi ingestibile e la logica scelta di dimettersi per rispetto nei confronti degli altri condomini. L’idea che si ricostruisce dalle testimonianze dei vicini è quella di una persona che viveva in un mondo tutto suo, dove la sua verità era l’unica esistente e più importante di quella degli altri. Un convinzione fatale, col tempo mutata e trasformatasi in follia.