(La Nuova di Venezia e Mestre) VIGONOVO.«Era felice del suo lavoro, amava la bicicletta, aiutava gli anziani: siamo distrutti». Una comunità sotto choc per la morte di Matteo Zinato.
Si dovrà attendere il via libera del magistrato per fissare la data del funerale del venticinquenne di Vigonovo che – verso le 18.15 di sabato – ha perso la vita a causa di un incidente stradale in via Veneto a Paluello di Stra.
Si cerca infatti di capire per quel motivo la Polo condotta da Matteo abbia improvvisamente invaso la corsia opposta innescando una carambola con una Nissan Micra e venendo urtata successivamente da un’Audi TT. A causa del forte impatto il giovane è stato sbalzato fuori dalla vettura spirando poco dopo, nonostante il tempestivo intervento dei medici. Nessuna conseguenza grave per il conducente dell’Audi che non corre pericolo di vita.
Intanto, nell’abitazione di via Verona a Vigonovo, per tutta la giornata di ieri un consistente numero di parenti e amici si è stretto attorno al dolore della famiglia Zinato. Matteo (che aveva compiuto gli anni lo scorso 24 giugno) lascia il papà Natalino di 56 anni, la mamma Mirvana di 54 e la sorella Chiara di 28. Il ragazzo da qualche tempo lavorava come informatico alla Linx di Padova.
«Era felice del suo lavoro – dice distrutta dal dolore la sorella – e quando è avvenuto l’incidente si stava dirigendo in un’oreficeria a Dolo per farsi stringere un braccialetto che gli avevamo regalato a Natale».
Il padre Natalino ricorda anche la passione che suo figlio aveva per la bicicletta: «Nel fine settimana spesso montava in sella alla sua bicicletta e faceva lunghe gite fino ai Colli Euganei».
Matteo era anche conosciuto in Comune a Vigonovo, dove circa tre anni fa aveva prestato servizio civile nel settore dei servizi sociali. «Era un ragazzo molto educato – dice il vicesindaco, Validio Zinato – e tutti lo ricordano con affetto perché prestava assistenza agli anziani con grande dedizione. La sua scomparsa addolora l’intera comunità».
Per una strana fatalità del destino, il 23 aprile scorso era deceduto in un incidente stradale anche Davide Lirussi, suo ex compagno di classe alle medie e residente a Celeseo. In quell’occasione, però, l’incidente era avvenuto nel cuore della notte sulla strada provinciale che collega Casalserugo con Bovolenta.
Il tema della sicurezza stradale rimane ancora un buco nero del tratto che va dal cavalcavia di via Ponte Alto a Fossò fino alla fine di via Veneto a Paluello di Stra, specie per l’assenza di vie di fuga (la strada è infatti costeggiata da due fossi) e per la velocità sostenuta con cui in genere le vetture la percorrono, nonostante l’evidente pericolosità della strada.
Le ipotesi al vaglio della magistratura sulle cause dell’incidente innescato da Matteo sono però da attribuire ad una distrazione del conducente o ad un improvviso malore.
Alberto Sanavia